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PREMESSA
Il contesto economico internazionale, con particolare riguardo all’area Euro, è connotato da una fase di marcata incertezza. L’economia italiana registra una situa- zione complessiva di fragilità che è caratterizzata da una contrazione dei livelli di reddito delle famiglie e delle imprese, da tassi di inflazione che si mantengono su livelli bassi e da una dinamica dell’occupazione da tempo sfavorevole.
Tale contesto macroeconomico si riflette sulla redditività delle banche italiane ed in particolare nel deterioramento della qualità degli attivi, nella contrazione della domanda di credito e dei margini di ricavo e le prospettive restano difficili.
Le richieste del Regolatore europeo per incrementare il patrimonio delle banche e i crescenti vincoli da ciò derivanti a carico delle imprese bancarie determinano ulte- riori rigidità.
In tale situazione è indispensabile il rinnovato impegno di tutti gli attori sociali per contribuire, con il massimo senso di responsabilità, a favorire la crescita e lo svi- luppo del Paese, cogliendo i segnali di ripresa in atto, in uno scenario di sostenibilità e di coesione sociale, a partire da una riflessione comune nelle aziende sul ruolo che le imprese di credito e il sistema bancario nel suo insieme possono assumere in rife- rimento al sostegno all’economia, nonché sull’innovazione dei processi e dei prodotti e sulla valorizzazione del personale e della sua professionalità. In tale contesto sarà posta particolare attenzione al tema della equità distributiva.
La trattativa per il rinnovo del contratto nazionale si è sviluppata in una fase deci- siva e storica del riassetto complessivo del sistema creditizio e finanziario italiano. Nello specifico, il confronto ha anche tenuto conto della razionalizzazione dei proces- si produttivi ed organizzativi, delle strutture distributive, in ragione delle modifiche del quadro normativo, dell’evoluzione dei comportamenti della clientela e delle inno- vazioni tecnologiche.
Il negoziato è stato, quindi, orientato a definire un accordo di rinnovo del contrat- to nazionale idoneo a fornire adeguate risposte agli interessi di carattere professiona- le ed occupazionale dei lavoratori e, nel contempo, alle esigenze di stabilità ed equi- librio delle imprese creditizie e finanziarie, che rappresentano requisiti necessari affinché l’industria bancaria continui a svolgere efficacemente il proprio ruolo di sostegno all’economia.
Si conferma, anzitutto, la centralità del contratto nazionale e si mira a valorizzare le relazioni industriali a livello aziendale e di gruppo: il primo, infatti, ha la funzione di garantire la certezza dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavo- ratori del settore, nonché di declinare i criteri ed i principi sulla base dei quali indi- rizzare la contrattazione di secondo livello; le seconde rappresentano le sedi più ido- nee a meglio rispondere alla progressiva diversificazione delle singole realtà, in fun- zione delle scelte strategiche ed organizzative, nel rapporto con la clientela e nell’of- ferta di prodotti e servizi, anche in funzione del miglioramento della produttività e della redditività aziendale.
In un contesto caratterizzato dalle rilevanti ricadute sociali rivenienti dalla crisi,
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