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Anteprima
Pagine 128
© Copyright
Bancaria Editrice 2015
ISBN: 978-88-449-1035-8

Guida ai mini bond

Strumenti innovativi per la finanza delle Pmi
Andrea Meiani, Luigi Rizzi, David Sabatini

PRESENTAZIONE

La crisi finanziaria ed economica degli ultimi anni ha evidenziato il tema del finanziamento delle imprese in Italia: da un lato le banche sono chiamate a confrontarsi con una regolamentazione internazionale più stringente in termini di capitale, liquidità e leva finanziaria, dall’altro le imprese risultano indebolite dalla congiuntura economica, con una minore propensione a investire e una struttura finanziaria fortemente sbilanciata verso l’indebitamento bancario. È diventato dunque sempre più urgente far fronte a una situazione in cui il sistema creditizio difficilmente potrà continuare a rappresentare l’unico canale di finanziamento delle piccole e medie imprese. Nell’ambito degli strumenti di finanziamento delle imprese complementari al canale bancario, stanno acquisendo un ruolo crescente i mini bond, introdotti nel 2012 con il Decreto Sviluppo e successivamente perfezionati con altri interventi normativi. Essi possono essere emessi da società non quotate, di media e piccola dimensione (ad esclusione delle micro imprese) e godono di un adeguato trattamento fiscale e della possibilità di essere negoziati in un sistema multilaterale e non più esclusivamente in un mercato regolamentato. Il mercato dei mini bond rappresenta per le banche una opportunità importante, potendo affiancare e supportare le piccole e medie imprese nell’accesso al mercato dei capitali tramite servizi di consulenza, strutturazione e ricerca degli investitori.

La Guida, dopo una panoramica generale sugli strumenti di finanziamento delle imprese complementari al credito tradizionale, si focalizza sul mercato delle obbligazioni societarie e in particolare sui mini bond, esaminandone in profondità gli aspetti societari e regolamentari, il regime fiscale, le diverse fasi del processo di emissione, con particolare attenzione al ruolo dei soggetti coinvolti, all’analisi di fattibilità dell’operazione e alla sua strutturazione, alle garanzie e agli adempimenti.

In una sintetica ma esaustiva Appendice sono poi presentati, oltre all’elenco delle società che hanno emesso mini bond di importo superiore a 50 milioni di euro tra febbraio 2013 e ottobre 2014, i risultati di una indagine comparativa concernente le caratteristiche e i processi di investimento di nove Fondi di mini bond costituiti da SGR sia italiane che estere.

Uno strumento utile e operativo, un efficace orientamento per le PMI interessate, per le banche, e per tutti coloro che operano nel mercato finanziario, che deve tornare alla sua funzione tipica: indirizzare il risparmio verso le attività maggiormente produttive.