PRESENTAZIONE
Come sarà il microcredito di domani? Le nuove regole costituiranno l’atteso volano di sviluppo per l’inclusione finanziaria e sociale? Ruota attorno a tali questioni Fare il microcredito, il manuale pensato per guidare gli operatori nel nuovo contesto normativo e di mercato.
Un percorso orientato all’analisi e all’azione, per offrire strumenti di valutazione a chi si trova nella filiera potenziale di questo segmento del credito: banche, intermediari finanziari, soggetti con i requisiti per diventare operatori di microcredito, nuovi potenziali protagonisti come gli enti non profit.
Dopo aver disegnato i profili attuali del microcredito, offrendo alcune chiavi di lettura dei numeri più significativi e passando in rassegna le principali pratiche italiane di inclusione finanziaria, l’Autore entra nel vivo con due temi centrali:
1. le diverse categorie di microcredito - produttivo, sociale e per gli studenti - e i servizi ausiliari annessi, che determinano le direzioni, le logiche e gli attori di questo "quasi mercato";
2. il campo di gioco (regole e soggetti) che definisce il microcredito dopo le novità introdotte dal legislatore.
Il cuore del libro è costituito dai modelli operativi, ossia dagli strumenti di impostazione del progetto imprenditoriale di chi vuole svolgere quest’attività: qualunque sia la leva di partenza - commerciale, filantropica, istituzionale, ibrida - occorre affrontare temi tanto ordinari per una banca quanto nuovi per altri operatori, come il costo del denaro, il rischio di credito, le strutture operative e il reperimento dei capitali. Problemi che accomunano soggetti di natura diversa, dall’associazione di volontari al veicolo finanziario specializzato, e che possono generare spazi di contaminazione e vari modelli di operatività, che devono essere tutti finalizzati a trovare la migliore combinazione tra efficacia sociale ed efficienza economica.
INDICE
Introduzione
1. Il microcredito. Profili di un quasi-mercato
1.1 Il microcredito nel mondo
1.2 Il quadro europeo
1.3 Il microcredito in Italia
1.4 Le pratiche italiane per l’inclusione finanziaria
1.4.1 Le iniziative del mondo bancario
1.4.2 Le banche di credito cooperativo (Bcc)
1.4.3 Banca Popolare Etica
1.4.4 Le mutue auto gestione (Mag)
1.4.5 I consorzi fidi (Confidi)
1.4.6 Le fondazioni e associazioni antiusura
1.4.7 Il non profit e l’inclusione finanziaria
1.5 Il microcredito nel Sud del mondo
1.6 La finanza d’impatto
2. Le regole del microcredito
2.1 L’Unione europea e il microcredito
2.1.1 Il Codice di buona condotta per l’erogazione dei microcrediti
2.2 La definizione di microcredito in Italia
2.3 Il microcredito produttivo
2.3.1 Le finalità
2.3.2 I destinatari
2.3.3 Le caratteristiche dei finanziamenti
2.3.4 I servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio
2.4 Il microcredito sociale
2.4.1 I destinatari
2.4.2 Le caratteristiche dei finanziamenti
2.4.3 I costi
2.4.4 I servizi ausiliari
2.5 Il microcredito agli studenti
3. Chi può fare microcredito
3.1 Il ruolo degli operatori tradizionali
3.2 Gli operatori di microcredito
3.2.1 Onorabilità dei soci
3.2.2 Onorabilità e professionalità di amministratori e direttore
3.3 Gli operatori non profit per il microcredito sociale
3.3.1 Le associazioni aventi personalità giuridica e le fondazioni
3.3.2 Le società di mutuo soccorso
3.3.3 Le aziende pubbliche di servizi alla persona (ex Ipab)
3.3.4 Le cooperative Onlus
3.3.5 Le cooperative sociali
3.4 Gli operatori di finanza mutualistica e solidale
3.5 Gli obblighi informativi verso la clientela
3.6 L’elenco, la vigilanza e l’Organismo per il microcredito
3.6.1 La vigilanza sul microcredito
3.6.2 Un organismo ad hoc
4. I modelli operativi
4.1 Il conto economico di un operatore di microcredito
4.2 Il costo del denaro
4.2.1 I prestiti da banche e altri intermediari finanziari
4.2.2 Il Fei
4.2.3 La Cdp
4.2.4 Le obbligazioni
4.2.5 Uno strumento da rilanciare per il non profit: i titoli di solidarietà
4.2.6 Il prestito da soci
4.3 Il costo del rischio di credito
4.3.1 Valutare i non valutabili: una formula magica per il microcredito?
4.3.2 La soft information
4.3.3 Il rating, la probabilità di default e lo scoring nel microcredito
4.3.4 Le garanzie per il microcredito
4.4 I costi operativi
4.4.1 Il costo dei servizi ausiliari
4.5 Il profitto e la remunerazione del capitale di rischio
4.6 L’interesse del microcredito
4.7 Organizzare l’offerta
4.7.1 L’approccio "filantropico"
4.7.2 L’approccio "business"
4.7.3 L’ibridazione possibile
4.7.4 Le scelte delle banche
Conclusioni
Allegato 1 - Schema di domanda per iscrizione all’albo dei 111
Allegato 2 - Gli operatori non bancari
1. I soci di Ritmi (Rete Italiana di Microfinanza)
2. Le fondazioni e le associazioni antiusura
Bibliografia
Siti web
Sigle e acronimi