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     Aspetti conclusivi
In sostanza, lo sviluppo di queste metodologie di valutazione risulta necessario per adottare un approccio “forward looking” nella costruzione di portafogli ispirati a un modello di finanza sostenibile e per riorientare per tempo il proprio posizionamento verso settori/controparti più green. Inoltre, l’adeguata integrazione di
questi fattori sarà decisiva anche per garantire la profittabilità del model- lo di business delle banche, privile- giando nell’attività di finanziamento alla transizione ecologica le aziende che risultano avere un migliore equi- librio economico-finanziario (anche al netto dei costi di decarbonizzazio- ne) e contenendo in questo modo il possibile aumento del rischio del credito.
Fig. 5
    Punti chiave per lo sviluppo del modello
 1. Utilizzo di scenari prospettici di transizione sviluppati su base scientifica per determinare la curva target delle emissioni settoriali
2. Sviluppo della proiezione della curva dei livelli di emissione carbonica di riferimento per la singola controparte e confronto con il benchmark settoriale
3. Utilizzo di informazioni di natura economico-finanziaria (ad esempio,“Carbon price”) per determinare l’impatto sulla marginalità della controparte dell’inefficienza emissiva (ad esempio, EBITDA)
4. Definizione di una metrica “relativa” per ordinare le controparti dopo aver fattorizzato gli impatti attesi per la decarbonizzazione (costi e investimenti)
5. Applicazione di strategie di business differenziate in base all’ordinamento ottenuto (traduzione del posizionamento in uno “score”)
Fonte: KPMG
  L’Accordo di Parigi è un trattato internazionale stipulato nel 2015 tra gli Stati membri della UNFCCC e riguardante la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra
  Gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (2015)
L’Accordo di Parigi è un trattato internazionale stipulato tra gli Stati membri della “Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC)” il 12 dicembre 2015 e riguardante la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e i relativi flussi di finanziamento delle attività economiche.
L’obiettivo dell’Accordo di Parigi è quello di rafforzare la risposta alla minaccia posta dai cambiamenti climatici, nel contesto dello sviluppo sostenibile, attraverso le seguenti strategie:
a. mantenendo l’aumento della temperatura media mondiale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali e proseguendo l’azione volta a limitare tale aumento a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, riconoscendo che ciò potreb- be ridurre in modo significativo i rischi e gli effetti dei cambiamenti climatici;
b. aumentando la capacità di adattamento agli effetti negativi dei cambiamenti cli- matici e promuovendo lo sviluppo resiliente a basse emissioni di gas a effetto serra;
c. rendendo i flussi finanziari coerenti con un percorso che conduca a uno svilup- po a basse emissioni di gas a effetto serra e resiliente ai cambiamenti climatici.
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Lorenzo Macchi, Partner KPMG Advisory
  














































































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