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apposito Parere sugli ostacoli alla fornitura di servizi dispositivi/informativi (giugno 2020), ha declinato nel dettaglio le sintetiche indicazioni presenti nella regolamentazione. Tale normativa ha costituito una base indispensabi- le per consentire alle banche di efficientare la user experience, migliorando le interazioni tra le app dei prestatori di servizi dispositivi/informativi e quel- le delle banche e, al contempo, mantenendo un adeguato livello di solidità dei processi di SCA.
La comunicazione e l’awareness
Per quanto riguarda le iniziative di comunicazione verso la clientela, le ban- che hanno fornito ai propri clienti informazioni sui servizi e sulle opportuni- tà della PSD2 prevalentemente tramite l’informativa contrattuale mentre la portata della novità di questi servizi avrebbe richiesto uno spazio di informa- zione e promozione commerciale da parte dei nuovi prestatori che effettiva- mente avrebbe potuto favorire una maggiore diffusione dei servizi di open banking.
Da questo punto di vista, potrebbe in futuro giocare un ruolo importante l’avvio di iniziative di comunicazione da parte dei prestatori di servizi dispo- sitivi/informativi che potrebbero mettere in luce il valore aggiunto delle loro soluzioni basate su open banking e stimolare così i clienti a provare e iniziare a usare queste nuove funzionalità.
L’open banking oggi
Queste iniziali difficoltà non devono scoraggiarci. I servizi di open banking sono ancora relativamente nuovi e hanno una importante complessità per tecnologia e numero di controparti coinvolte; una fase iniziale di ramp up è stata inevitabile, anche perché in fase di disegno non è possibile prevedere
Fig. 5
Andamento chiamate AIS e PIS ricevute da Intesa Sanpaolo
Fonte: Intesa Sanpaolo
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Allo stato attuale, il
numero di chiamate effettuate da PISP/AISP è in costante aumento e le percentuali di autenticazione dei pagamenti PIS sono in forte crescita