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Fig. 1
Allegato IV - Visualizzazione delle azioni
Fonte: Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo, al Consiglio, alla Banca Centrale Europea, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni dell’8 marzo 2018
per poter adempiere alle nuove esigenze regolamentari, nella consapevolez- za che “buoni dati” aiutano ad assumere “buone decisioni”.
A tal proposito, l’Aspettativa di vigilanza 5 di Banca d’Italia sui rischi climatici e ambientali chiarisce proprio che: “Gli intermediari pongono in essere azioni volte a creare una base dati sui profili di rischio climatico e ambientale com- pleta e di elevata qualità nonché integrata in un sistema informativo idoneo a supportare lo sviluppo di metriche per la valutazione dei rischi climatici e ambientali”. “Gli intermediari sono chiamati a un sostanziale impegno nella raccolta e nell’archiviazione dei dati, anche mediante l’instaurazione di un dialogo costruttivo con le controparti. Rileva, altresì, il rapporto con i data provider, in quanto fornitori di informazioni utili alla misurazione dei rischi climatici e ambientali. È ritenuta, infine, essenziale la sistematica valutazio- ne dei dati disponibili (anche attraverso il confronto con fonti istituzionali aggregate), allo scopo di testarne la robustezza e l’integrità, nonché la con- duzione periodica di analisi di data gap per identificare eventuali carenze informative”.
La disponibilità di dati, affidabili e di qualità, è
il presupposto per poter adempiere alle nuove esigenze regolamentari, perché buoni dati aiutano ad assumere buone decisioni
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