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 doscopio, ha lo scopo di fornire le chiavi di lettura di fenomeni sfruttando le relazioni tra variabili, misurata tramite Odds2.
La struttura che abbiamo deciso di adottare per lo studio di queste relazioni è quella dei grafi. Per permetterne la costruzione è necessario organizzare le variabili in una matrice dicotomica (0 se il cliente analizzato non possiede la caratteristica oppure 1 se il cliente possiede la caratteristica). L’utilizzo di variabili binarie consente di studiare facilmente le occorrenze di ognuna di esse in relazione alle occorrenze di tutte le altre.
La rappresentazione di queste relazioni tramite i grafi consente di cogliere i vari legami in un modo semplice, capace di restituire in un continuo armoni- co, proprio come un caleidoscopio, tutte le combinazioni di occorrenze che diventano le modalità caratterizzanti dei vari comportamenti.
Oltre alle variabili comunemente utilizzate, sfruttando la forma binaria è possibile integrare nella struttura qualsiasi tipo di informazione qualitativa: persino, ad esempio, il colore preferito!
Fig. 1
Per quanto riguarda invece le variabili continue, sarà necessario stabilire del- le soglie, magari con tagli dinamici a seconda della caratteristica analizzata, per creare dei cluster qualitativi di facile interpretazione.
2 La forza delle relazioni viene misurata tramite Odds, grado di correlazione statistica tra le caratteristiche analizzate. Le relazioni vengono opportunamente testate per stabilire se sono il frutto del caso oppure frutto di un fenomeno significativo.
   Struttura a grafo
 Fonte: Net Promoter Score - BNL BNP Paribas
   Oltre alle variabili comunemente utilizzate, sfruttando la forma binaria è possibile integrare nella struttura qualsiasi tipo di informazione qualitativa
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