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Conclusioni
Partendo dal Piano di Azione della Commissione del 2018, lo sforzo del Regolatore ha determinato progres- sivamente un complesso framework normativo; tra gli ultimi tasselli in questi termini, considerando i prossi- mi adempimenti per i soli enti credi- tizi, ricordiamo:
• Gli indicatori fondamentali di prestazione (KPI) degli Enti credi- tizi, comprese le informazioni di accompagnamento da comunica- re a norma degli allegati V, VI e XI del Regolamento Delegato n. 2021/2178, ai sensi dell’art. 8 del c.d. Regolamento Tassonomia;
• l’informativa prudenziale in ma- teria di rischi ambientali, so- ciali e di governance richiesta dall’art. 449a del CRR (Pillar 3) per i soli Grandi Enti, sulla base degli RTS EBA adottati dalla Commissione europea con il Re- golamento di esecuzione (UE) 2022/2453 che ha modificato il Regolamento di esecuzione (UE) 2021/637.
È assai probabile che la definizio- ne di obblighi di disclosure pro- gressivamente allargati a tutti gli intermediari, basati su normativa tecnica particolarmente stringente e dettagliata, unita all’attività eser-
citata dalle Autorità di Vigilanza (si veda in Italia la richiesta alle LSI dei Piani triennali di integrazione), eser- citerà una forte influenza sulla tipo- logia di KPI ESG utilizzati nel pros- simo futuro nell’ambito dei sistemi incentivanti.
Un tipico esempio in questo senso potrebbe essere dato da indicatori connessi alla normativa EU in mate- ria di sostenibilità (in particolare il Regolamento Tassonomia) come il Banking Book Taxonomy Alignment Ratio (BTAR) o il Green Asset Ratio (GAR)2; quest’ultimo, in particolare, pur al netto delle critiche raccolte3, è infatti riportato, da un lato, come “indicatore fondamentale di pre- stazione delle imprese creditizie”
2 Il GAR indica il rapporto tra gli attivi dell’ente creditizio che finanziano “attività economiche allineate alla tassonomia” o sono investiti in tali attività e il totale degli attivi. La definizione dei KPI deve basarsi sui seguenti elementi:
a) il numeratore, che deve coprire i prestiti e gli anticipi, i titoli di debito, le partecipazioni e le garanzie reali recuperate che finanziano attività economiche allineate alla tassonomia sulla base del KPI relativo al fatturato e del KPI relativo alle spese in conto capitale degli attivi sottostanti;
b) il denominatore, che deve coprire il totale dei prestiti e degli anticipi, dei titoli di debito, delle partecipa-
zioni e delle garanzie reali recuperate, nonché tutti gli altri attivi in bilancio coperti.
3 Da ultimo si veda la posizione della European Bank Federation riportata nel documento Green Asset Ratio
cannot be to sustainability what CET1 is to capital - Staff paper (gennaio 2024).
La definizione di obblighi di disclosure allargati
a tutti gli intermediari eserciterà una forte influenza sulla tipologia di KPI ESG utilizzati nel prossimo futuro nei sistemi incentivanti
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