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                 Introduzione
Antonio Scalia
 Questo volume presenta le analisi condotte di recente dagli esperti della Banca d’Italia a sostegno concettuale ed empirico della gestione dei rischi finan- ziari e climatici dei portafogli della banca centrale; la gestione è inserita nel qua- dro più generale delle politiche dell’Eurosistema in materia e tiene conto del di- battito in corso. La prima parte del volume riguarda la gestione dei rischi finan- ziari per la politica monetaria. La seconda parte descrive l’integrazione dei prin- cipi di sostenibilità, in particolare ambientale e climatica, nella gestione dei rischi finanziari per i portafogli di investimento e le riserve valutarie. Dal 2020 gli svi- luppi su questi due fronti sono stati molto intensi e gli esperti della Banca d’Ita- lia hanno spesso fornito contributi di rilievo all’analisi effettuata congiuntamen- te con le altre banche centrali dell’area dell’euro. I saggi contenuti nel volume il- lustrano il lavoro svolto in questo periodo e indicano alcune linee evolutive per i prossimi anni, alla luce degli impegni presi dalla Banca d’Italia per la sosteni- bilità degli investimenti e del programma di lavoro dell’Eurosistema in materia di cambiamento climatico e politica monetaria. La pubblicazione di queste ana- lisi si ispira all’invito generale affinché le banche centrali basino le proprie poli- tiche di investimento attente al cambiamento climatico, nella misura del possibi- le, su principi predeterminati, obiettivi e trasparenti (Signorini, 2020b).
I rischi a cui sono soggette le banche centrali riflettono il loro particolare mandato. È opinione condivisa che la principale fonte di rischio sia rappresenta- ta dall’eventualità che non siano conseguiti gli obiettivi istituzionali (rischio stra- tegico di policy): la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria (Goodhart, 2010; Borio, 2019). La gestione finanziaria di una banca centrale non può dunque es- sere valutata sulla base dei tradizionali criteri di rischio-rendimento utilizzati da qualsiasi investitore privato; essa è funzionale al raggiungimento degli obiettivi istituzionali. Presidiando la solidità patrimoniale viene preservata l’indipenden- za finanziaria, che conferisce alla banca centrale anche una maggiore credibilità, condizione indispensabile per mantenere la fiducia del pubblico nell’impegno a perseguire gli obiettivi di policy (Passacantando, 2013; Rossi, 2013).
Le banche centrali sono avverse al rischio in condizioni normali; in circostan- ze eccezionali, al fine di preservare la stabilità del sistema finanziario, possono scegliere di assumere rischi anche considerevoli (Mersch, 2017). Per questi mo- tivi la capacità delle banche centrali di misurare e gestire i rischi finanziari è cru- ciale. Essi derivano sia dallo svolgimento delle funzioni istituzionali, sia dall’at- tività di investimento e dalla detenzione delle riserve ufficiali. È pertanto impor-
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