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Gli attivi deteriorati rappresentano uno dei principali rischi per la stabilità delle imprese bancarie e hanno richiesto un notevole sforzo normativo da parte delle Au- torità e dei Regulators sia a livello internazionale che di singolo paese. In Italia, ne- gli ultimi anni le banche hanno migliorato la qualità degli attivi riducendo l’inci- denza dei crediti deteriorati attraverso operazioni di deleveraging straordinario e rafforzando i modelli di monitoraggio e recupero del credito.
Nuove sfide sono ora poste dal mutato contesto caratterizzato dalle ricadute della pandemia, dall’entrata a regime del Calendar provisioning per i crediti deteriorati e dall’introduzione della nuova definizione di default che impone vincoli più strin- genti per la classificazione delle esposizioni creditizie in stato di default e per il lo- ro eventuale rientro in bonis. A ciò si aggiungono la gestione delle moratorie e le misure di sostegno alle imprese in risposta all’emergenza COVID-19 che pongono gli operatori in un contesto di valutazione delle controparti caratterizzato da nuovi fattori e nuovi paradigmi di analisi.
Il volume è dedicato all’analisi degli impatti che la grave crisi finanziaria del 2007- 2008 ha prodotto sul sistema economico in generale e sul settore bancario in Euro- pa e in Italia, generando ingenti stock di crediti deteriorati e inducendo le banche a mettere in atto strategie di contrasto del fenomeno dei NPLs.
Camillo Giliberto, esperto in Prodotti del Credito, Credit Risk Management, Ope- rational Risk Management e Wealth Management, è dipendente della Banca Monte dei Paschi di Siena dove si occupa di sviluppo di nuovi prodotti del credito per clientela Retail, di Pricing in ottica di creazione di valore (Rarorac) e analisi di po- sizionamento rispetto ai principali competitors.