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                INTRODUZIONE
 I sistemi finanziari e l’economia reale prima della crisi sanitaria da COVID-19 sono stati fortemente gravati dalla crisi economico-finanziaria del 2007-2008 che ha col- pito il sistema economico e ha compromesso, tra l’altro, la stabilità del settore ban- cario europeo.
La crisi finanziaria che si è manifestata ha reso evidenti non solo rilevanti fattori di fragilità sistemica insiti nella struttura, nella composizione e nei modi di operare dei sistemi finanziari (mercati e intermediari), ma anche alcune importanti criticità del- l’impianto regolamentare di Basilea.
Il protrarsi della crisi economica si è manifestato sia a livello di economia reale, con una nuova recessione (double dip), che a livello finanziario con la crisi dei debiti sovrani e gli effetti negativi sui bilanci degli istituti bancari.
La grande recessione, che dal 2007 ha interessato i sistemi finanziari e l’economia reale, ha generato anche un ingente stock di crediti deteriorati nei bilanci delle ban- che europee che ha prodotto importanti riflessi sulla redditività degli enti creditizi, generando anche difficoltà di ordine gestionale oltre che effetti negativi sulla cresci- ta dell’economia reale.
Nelle banche è emersa con forza la necessità di rivedere gli assetti organizzativi e mettere in atto strategie per contrastare il fenomeno dei NPLs.
Il tema dei crediti deteriorati è diventato negli ultimi anni oggetto di prioritario in- tervento da parte delle Autorità europee che hanno imposto agli istituti di credito, attraverso regole rigide, la riduzione dei crediti deteriorati.
Nell’Area euro, i NPLs hanno toccato il picco nel 2013 (in Italia nel 2015), ma sono stati fino a giugno 2020 in graduale discesa nonostante rimangano ancora elevati in alcuni paesi (Grecia, Cipro, Portogallo e Irlanda).
Le Autorità regolamentari europee sostengono che la riduzione dei NPLs in tutti i paesi d’Europa è condizione necessaria per consentire il completamento dell’Unio- ne Bancaria e la creazione di meccanismi comuni di garanzia/assicurazione dei de- positi e di riforma delle procedure di risoluzione.
Se il quadro normativo messo in atto nel periodo ante COVID-19 dalle istituzioni in- ternazionali per gestire i crediti deteriorati è risultato essere improntato a criteri ri- gidi, ma allo stesso tempo efficienti, per contrastare il fenomeno nello scenario post COVID-19 le norme precedentemente predisposte risultano essere inopportune in quanto non consentono di supportare la ripresa economica.
Le misure di sostegno finanziario nel contesto COVID-19 finora adottate hanno con- sentito alle banche di supportare l’economia reale ma, senza flessibilità normativa,
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