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Introduzione
La normativa per la prevenzione dell’uso del sistema finanziario per finalità di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, avviata nel 1991, ha progressivamente ampliato le attività e gli adem- pimenti da porre in essere. La successione nel tempo di prov- vedimenti comunitari e nazionali ha gradualmente consentito il maggior utilizzo delle procedure informatiche fissandone le con- dizioni, mantenendo fermi alcuni principi fondamentali che rego- lano l’utilizzo di strumenti informatici di ausilio e la conseguente progettazione degli algoritmi necessari al loro funzionamento.
Il dibattito multidisciplinare che ha caratterizzato l’esperienza ita- liana vanta il primato di aver intuito, sin dall’origine, la necessità di utilizzare strumenti di ausilio all’individuazione di operazioni anomale da approfondire ai fini del sospetto, alla determinazione delle probabilità di rischio, all’approfondita conoscenza del clien- te. Molte delle soluzioni informatiche e organizzative ideate, re- alizzate e adottate dagli intermediari (GIANOS) si sono imposte come migliori prassi che hanno spesso anticipato la normativa che poi le ha omologate regolandone l’uso.
I capitoli che seguono riassumono i principi e le linee guida che condizionano l’uso e lo sviluppo delle soluzioni informatiche, trac- ciando in ordine cronologico, a iniziare dalle criticità affrontate e risolte nel periodo di prima applicazione, il percorso trentennale della normativa riferita alle procedure informatiche di ausilio alle segnalazioni di operazioni sospette (Cap. 1) e alla profilatura del
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