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  Fig. 3
  Panoramica degli ambiti e delle emissioni del protocollo GHG lungo la catena del valore
 Fonte: GHG Protocol
La difficoltà di disclosure sulle emissioni è sintetizzabile come segue:
- Nonesiste,aoggi,unabancadatisulleemissionidiscope1delleaziende e tale informazione va raccolta in bilaterale, cioè con l’interlocuzione diretta tra banca e cliente, se si eccettuano le controparti che redigono la DNF, all’interno della quale esporranno la propria impronta carbonica. Le banche si stanno quindi organizzando con la erogazione di specifici questionari alle imprese, che hanno il duplice obiettivo di raccogliere in- formazioni relative alle loro necessità per affrontare la transizione, così da poterle supportare con una idonea attività di consulenza e per poter misurare gli impatti di rischio. Le prime esperienze, abbastanza diffuse, ci dicono che la misurazione e conoscenza delle proprie emissioni da parte delle imprese è ancora abbastanza contenuta ed è direttamente corre- lata alla dimensione. Inoltre, il ricorso ormai sistematico delle banche a questionari da sottoporre alla clientela richiede di focalizzare alcuni aspetti da tenere presenti nella loro messa a punto, come la facilità di compilazione, la proporzionalità in funzione della dimensione e della complessità dell’azienda, la possibilità di compilazione incrementale e la modalità e le tempistiche di aggiornamento. Un tema rilevante è poi
  Non esiste, a oggi, una banca dati sulle emissioni di scope 1 delle aziende
e tale informazione va raccolta in bilaterale,
cioè con l’interlocuzione diretta tra banca e cliente
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