Page 32 - MK_2-2023
P. 32
• in via generale sono comunicati sia i PAI ambientali sia quelli so- ciali a prescindere dalla focaliz- zazione del prodotto su un pillar piuttosto che su un altro espressa nell’ambito degli appositi campi del tracciato EET. Inoltre, non è di norma chiarito in che cosa consi- sta la gestione di tali PAI in rela- zione ai singoli prodotti.
Affinché possa procedersi verso una rilevazione più granulare delle pre- ferenze di sostenibilità è necessario che la situazione di mercato si evolva grazie a una maggiore disponibilità di dati forniti dagli emittenti in ade- renza alla Direttiva sul reporting in materia di sostenibilità delle impre- se (CSRD), alla codificazione di RTS per tutti gli obiettivi della tassono- mia ambientale, alla codificazione di una tassonomia degli obiettivi sociali, all’integrazione delle norme SFDR con RTS anche per gli obiettivi sostenibili, al conseguente consoli-
damento delle metodologie in uso sul mercato. È, altresì, necessario per le banche poter accompagnare gradualmente i clienti (nel corso del rapporto di consulenza) nell’acquisi- zione di una maggiore conoscenza delle caratteristiche sostenibili dei prodotti di investimento.
In questa situazione e tenuto con- to che il servizio di consulenza vie- ne prestato sull’intera gamma degli strumenti finanziari, comprensiva anche di prodotti non disciplinati dall’SFDR (quali, ad esempio, le azio- ni, i titoli governativi, le obbligazio- ni, i prodotti strutturati) e dunque privi di obblighi informativi sugli aspetti codificati dalle regole MiFID II ESG, le soluzioni adottate dalle banche sono molteplici.
32 2-2023
Come mappare i prodotti coerenti con le preferenze di sostenibilità
Per una rilevazione più granulare delle preferenze di sostenibilità è necessario che la situazione di mercato si evolva grazie a una maggiore disponibilità di dati forniti dagli emittenti