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  I risultati della ricerca “Me, My Life, My Wallet” di KPMG sono sorprendenti
Il gap tra l’importanza della sostenibilità e la disponibilità a pagare per essa varia significativamente da settore a settore.
Le industry che maggiormente hanno risentito di questo mutamento valo- riale sono senza dubbio la GDO e il settore delle utilities (gas, acqua e luce), dove i consumatori pretendono azioni e progressi tangibili, ma sono anche disposti a pagare per prodotti che soddisfano tali valori.
Il settore financial services, a differenza degli altri, è quello in cui, invece, i clienti sono meno inclini a pagare un prezzo maggiore per prodotti sosteni- bili, pur essendo sensibili alle tematiche ESG. Sul punto va considerato che i consumatori fanno fatica a percepire l’impatto positivo dei prodotti finan- ziari sulla società e sull’ambiente; ne consegue che l’adozione di un’offerta ESG non costituisce una leva incentivante dell’entrata in relazione con una banca oppure deterrente per l’abbandono della stessa, a meno che questa non sia integrata all’interno della più ampia strategia bancaria e del ruolo che tali prodotti potranno assumere per supportare le azioni ESG delle azien- de clienti dell’istituto. I risultati della ricerca rivelano un gap di circa 15 punti percentuali della propensione a pagare di più nel settore finanziario rispetto alla media di tutti i settori (fig. 2).
 Fig. 2
  La sostenibilità influenza le decisioni di acquisto in ogni settore
 Fonte: KPMG, Survey “Me, My life, My Wallet” (2022).
  Il settore financial services è quello in cui i clienti sono meno inclini a pagare un prezzo maggiore per prodotti sostenibili, pur essendo sensibili ai temi ESG
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