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nico, fatto di termini specifici, possa allontanare il cliente su queste te- matiche. Per fare un esempio diver- so, molte persone potrebbero non comprendere appieno il concetto di ESG, ma se si parla loro di investi- menti sostenibili, immediatamente si accende una lampadina. La scelta di un linguaggio più accessibile e familiare può facilitare la compren- sione e la comunicazione efficace su temi complessi. Anche questo è lin- guaggio empatico, perché tiene in considerazione la possibile diversità di formazione e competenza tecnica del nostro interlocutore, del resto siamo persone che parlano ad altre persone.
Troppo spesso il nostro settore è sta- to caratterizzato da un linguaggio tecnico talvolta ostico. Per questo è oggi cruciale dedicare particolare at-
tenzione al modo in cui ci presentia- mo a chi ci osserva, ascolta o legge. Le peculiarità del nostro linguaggio sono una sfida che ci spinge a cer- care nuove modalità di comunica- zione per connetterci con il cliente. Se consideriamo le comunicazioni di qualche anno fa, notiamo una marcata differenza rispetto a oggi: un linguaggio formale e a volte complesso, documenti estremamen- te dettagliati e ricchi di tecnicismi. Un approccio che sembrava mirare a confondere anziché convincere. Negli ultimi anni, spinti anche dalle normative e dall’interazione con set- tori più orientati al consumatore, ab- biamo compiuto notevoli progressi. I canali di comunicazione si sono mol- tiplicati, e abbiamo adottato un lin- guaggio più diretto, semplificando al massimo formalismi e tecnicismi. Tempo fa, le nostre aziende hanno intrapreso un impegno significativo attraverso corsi di scrittura, coinvol- gendo non solo gli esperti di comu-
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Semplificare la comunicazione
I canali di comunicazione si sono moltiplicati e anche nel settore assicurativo è stato necessario adottare un linguaggio più diretto, semplificando al massimo formalismi e tecnicismi