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   colleghi con disabilità. Circa 230 responsabili saranno coinvolti entro il 2024 con l’intento di proseguire nel 2025.
Durante questi incontri, realizzati in collaborazione con la nostra Academy, i partecipanti lavorano soprattutto con la finalità di conoscere e ri-conoscere i pregiudizi e i luoghi comuni che circondano le persone con disabilità. Partendo dal presupposto che è facile rimanere intrappolati nelle nostre conoscenze ed esperienze, nei nostri pregiudizi inconsapevoli, nel conforto delle nostre certezze, l’obiettivo del percorso formativo è di lavorare su una accresciuta consapevolezza e confidenza con la disabilità per superare l’im- barazzo e il disagio che a volte proviamo di fronte alla diversità.
Il nostro Gruppo fornisce inoltre da anni un supporto dedicato alle persone con disabilità per curare la qualità degli inserimenti e migliorare il proprio livello di performance e di interazione con il team e dare consulenza a re- sponsabili e team di lavoro in cui è inserita la persona con disabilità per coin- volgerla e aiutarla nel raggiungimento degli obiettivi condivisi.
Poiché il raggiungimento dell’equità lavorativa per le persone con disabilità è un compito corale a livello di azienda e necessariamente coinvolge più interlocutori, 12 persone appartenenti a strutture diverse hanno completato il corso di alta formazione con UniCatt “Disability Manager e Mondo del la- voro” ottenendo la certificazione di Disability Manager.
La creazione di Disability Manager all’interno di differenti strutture aziendali distribuite su tutto il territorio ci consente di diffondere la cultura della di- versità e di tradurla in azioni concrete e tangibili. Il risultato è un approccio organizzativo agevolato nel raggiungimento dei migliori risultati attraverso la creazione di un ambiente lavorativo inclusivo, dove le qualità e i bisogni di- stintivi delle persone vengono gestiti in modo diversificato, efficace ed equo.
Un Vade mecum per l’inclusione
Con l’obiettivo di preparare il terreno, ossia il contesto culturale, sul quale poi costruire una politica di inclusione efficace e scevra da sovrastrutture e pregiudizi, a febbraio 2024 abbiamo diffuso a tutta la po- polazione aziendale un Vade mecum sul linguaggio inclusi- vo perché azioni e parole de- vono andare di pari passo e, se le parole non bastano a muo- vere verso un cambiamento culturale, nemmeno le attività e i progetti da soli possono re-
alizzare una vera inclusione.
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 Il risultato del progetto è un approccio organizzativo agevolato nel raggiungimento dei migliori risultati attraverso la creazione di un ambiente lavorativo inclusivo
   
























































































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