PRESENTAZIONE
Le esigenze che già emergevano dal contesto regolamentare noto come Basilea 3 e dal cambiamento del contesto di mercato delle banche hanno trovato ulteriore conferma nella supervisione diretta della Banca Centrale Europea nell’ambito del Single Supervisory Mechanism.
Per la banca, la nuova centralità strategica del cliente, in particolare delle Pmi, richiede di modificare le politiche creditizie, il contenuto e l’uso dei rating, le competenze professionali e di management per valutare il rischio di credito e per assistere le imprese. Per queste ultime, il nuovo contesto richiede una vera gestione delle relazioni bancarie, per avere partner su cui si possa contare nel tempo.
Il volume offre una visione integrata delle innovazioni nelle politiche e negli strumenti di dialogo banca-impresa ormai indispensabili. Innanzitutto, si costruiscono i nessi tra il nuovo scenario economico-finanziario e le competenze che divengono necessarie per gestire il dialogo. I trend evolutivi di fondo (deregolamentazione, globalizzazione e integrazione, ri-regolamentazione) e lo sviluppo del Credit Risk Management fanno emergere aspetti strategici e regolamentari da gestire, modifiche da apportare ai rating interni, fabbisogni di metodologie e di competenze.
Tra queste ultime, è critica l’analisi finanziaria d’impresa, a un tempo strumento decisionale e forma di comunicazione. Il diffuso utilizzo in banca dei bilanci riclassificati secondo l’impostazione della Centrale dei Bilanci suggerisce di farne un punto di riferimento anche per le imprese. Nel volume, si imposta su questi schemi l’analisi finanziaria 2.0, mirata ad aumentare contemporaneamente il livello di strutturazione, semplicità ed efficacia del processo. Essa trova completamento nella previsione finanziaria, strumento formidabile per identificare le variabili critiche delle performance aziendali, esporre l’impresa a stress test per misurarne la resilienza ad andamenti avversi, comprendere gli spazi di manovra a disposizione del management.
Il Programma di Analisi e Previsione Finanziaria Forecast (software utilizzato operativamente da imprese e banche, da anni adoperato a fini didattici in Sda Bocconi) è applicato al Case Study Dm, per evidenziare come impostare e come leggere gli impatti sul futuro dell’impresa di singoli fattori (sensitivity analysis) o di un insieme organizzato di fattori (scenario analysis). Il Case Study è articolato in modo tale da consentire, ad ogni passo, un’auto-valutazione delle proprie competenze finanziarie. Report più analitici del Programma Forecast relativi alle analisi discusse nel volume sono disponibili all’indirizzo web www.abicloud.it/casestudycreditoalleimprese2019.
INDICE
Introduzione
Parte Prima - Dal nuovo scenario alle nuove competenze per gestire il rapporto banca-impresa
1. Deregolamentazione, globalizzazione, integrazione e ri-regolamentazione
1.1 Il nuovo scenario: l’integrazione dei mercati, dei settori e dei rischi
1.2 Alla ricerca delle migliori performance di un sistema bancario: stabilità ed efficienza
1.3 Dalla vigilanza strutturale alla vigilanza prudenziale di Basilea 1
1.4 Basilea 2
1.4.1 Ragioni alla base della nuova normativa e sue principali caratteristiche
1.4.2 Approfondimento sul trattamento del rischio di credito nell’ambito del Primo Pilastro
1.4.3 La crisi finanziaria del 2008
1.5 Basilea 3
2. Il Credit Risk Management e il ruolo dei rating nei rapporti banca-impresa
2.1 I concetti di base del Credit Risk Management
2.1.1 La mappa dei concetti di rischio
2.1.2 Rischio e valori attesi nell’approccio default mode
2.1.3 Rischio e valori inattesi nell’approccio default mode
2.1.4 L’approccio mark-to-market
2.2 Rating, pricing, Rapm e deleghe di autonomia nelle banche italiane
2.3 Logiche di assegnazione e quantificazione dei rating. Approfondimenti sui rating delle agenzie
2.3.1 Tipologie di rating
2.3.2 Processi di assegnazione e processi di quantificazione dei rating
2.3.3 Performance predittive e validazione dei rating
2.3.4 Il ruolo e la formula imprenditoriale dei rating di agenzia (solicited e unsolicited)
2.3.5 Il processo di analisi per l’assegnazione dei rating delle agenzie
2.4 I rating interni assegnati dalle banche alle imprese
2.5 I sistemi a base statistica e il ruolo delle informazioni qualitative
2.6 I rating impliciti tratti dai dati di mercato
2.6.1 I rating impliciti tratti dai corsi azionari
2.6.2 I rating impliciti tratti dai credit spreads delle obbligazioni
2.6.3 I rating impliciti tratti dai Cds spreads
2.6.4 Conclusioni sui rating impliciti
3. I prestiti alle imprese dopo la crisi e dopo Basilea 3: profili di competenze, metodologici, regolamentari e strategici
3.1 Incongruenze metodologiche emerse
3.2 Gli equivoci regolamentari
3.3 Le contromisure metodologiche e di processo e le strategie emergenti
3.4 Le nuove competenze di analisi d’impresa
Parte Seconda - L’analisi di bilancio 2.0 su schemi Centrale dei Bilanci
4. L’analisi della redditività con un sistema coordinato di indici e gli schemi Cebi
4.1 Gli schemi di riclassificazione Cebi
5. Il sistema di coordinamento degli indici di bilancio: l’analisi del Roe
5.1 La tradizionale formula moltiplicativa del Roe e i suoi limiti interpretativi
5.2 Come costruire (e dimostrare) la “formula additiva estesa” per scomporre il Roe
5.3 Il significato dell’articolazione della formula additiva estesa del Roe per un’impresa
5.4 Perché preferire la formula additiva estesa del Roe
5.5 L’analisi della sostenibilità della leva finanziaria
5.6 Misurare e correggere la distorsione degli indicatori di redditività
5.7 Formula additiva estesa del Roe e indici della Centrale dei Bilanci
6. L’analisi della redditività delle attività (Roa)
6.1 Schema di analisi ideale
6.2 Le scelte fatte dalla Centrale dei Bilanci nella scheda di sintesi
6.3 Le scelte fatte dalla Centrale dei Bilanci nella scheda analitica
6.4 L’analisi del Margine sui ricavi
6.5 L’analisi del Turnover operativo
6.6 La leva operativa e il coordinamento con la leva finanziaria
6.7 L’analisi della redditività in sintesi
7. L’analisi della struttura patrimoniale e finanziaria
7.1 Contenuti e ruolo dell’analisi della struttura patrimoniale e finanziaria
7.2 Gli indicatori
8. L’analisi per flussi finanziari
8.1 Scelta della struttura e derivazione algebrica del rendiconto finanziario
8.2 Il rendiconto finanziario nell’analisi 2.0
8.3 Il rendiconto finanziario proposto da Cebi
9. Conclusioni sull’analisi di bilancio 2.0
Parte Terza - La previsione finanziaria su schemi Cebi con il Programma Forecast
10. Obiettivi e strumenti della previsione finanziaria
10.1 Funzioni della previsione finanziaria
10.2 Un modello di previsione semplificato
10.3 Il Programma di Analisi e Previsione Finanziaria Forecast
11. Il Case Study Dm: analisi a consuntivo e analisi della previsione-base
11.1 I prospetti di input e di risultato
11.2 I bilanci a consuntivo e a preventivo
11.3 Le ipotesi del piano finanziario e la traduzione delle ipotesi in “variabili previsionali”
12. Il Case Study Dm: l’interpretazione in logica 2.0 dei dati a consuntivo e dei risultati della previsione-base
12.1 Analisi reddituale
12.1.1 Analisi del Roe
12.1.2 Analisi del Roa
12.1.3 Analisi del Margine sui ricavi
12.1.4 Analisi del Turnover
12.1.5 Conclusioni sulla volatilità del Roa
12.2 Analisi della struttura finanziaria e patrimoniale
12.3 Dinamica dei flussi finanziari
12.4 Analisi grafica
12.5 Debt capacity
13. L’analisi di sensitività e di scenario: i profili metodologici e il Case Study Dm
13.1 Impostazione della sensitivity analysis
13.2 Autodiagnosi del livello delle competenze in tema di analisi di bilancio
13.3 Discussione dei risultati delle analisi di sensitività
13.4 Impostazione dell’analisi di scenario
13.5 Valutazione dei risultati delle analisi di scenario
Conclusioni
Bibliografia