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Prefazione. Creare valore:
il patrimonio immobiliare pubblico
Il patrimonio pubblico immobiliare non è delocalizzabile, come non sono de-
localizzabili le nostre bellezze naturali e i nostri monumenti. La valorizzazio-
ne del patrimonio pubblico è pertanto uno strumento su cui basare il rilancio
dell’attività economica del nostro Paese. Nonostante ciò, per molti aspetti, il no-
stro patrimonio immobiliare, sia pubblico che privato, non ha ancora espresso
tutto il suo potenziale.
Il patrimonio immobiliare pubblico, sia esso utilizzato come ufficio o come
museo, rappresenta una parte del capitale sociale che deve essere messo a dispo-
sizione della nostra economia per varie iniziative, sociali e produttive, e rappre-
sentare un volano per l’economia. Se utilizzato come ufficio, infatti, esso dovreb-
be rappresentare una
best practice
nell’uso degli spazi, dell’energia, della tecno-
logia. Se l’uso fosse museale, dovrebbe consentire lo sviluppo della personalità
di ogni singola persona che lo visita, offrendo a ciascuno la possibilità di viverlo
nel modo più appagante.
I ripetuti tentativi operati in tema di valorizzazione del patrimonio pubblico
segnalano l’esigenza di individuare una nuova strategia per il suo utilizzo e svi-
luppo, che consideri i beni immobili pubblici non solo in un’ottica di tutela e di
conservazione, ma come strumento per produrre “valore” per la collettività. Non
a caso in dottrina e giurisprudenza (vedi, per esempio, Cass., Sez. Un., n. 3665 del
2011) si è fatta strada l’idea di una necessaria funzionalità dei beni pubblici, con
la conseguente convinzione che il bene è pubblico non tanto per la circostanza
di rientrare in una delle astratte categorie del Codice civile, quanto piuttosto per
essere fonte di beneficio per la collettività sia in termini sociali, sia in termini
economici.
La sfida odierna è di assicurare la fruibilità e la conservazione del bene pub-
blico in presenza di risorse scarse, utilizzando il bene come risorsa per lo sviluppo
del Paese (capitale sociale).
In primo luogo occorre assicurare il miglior impiego degli immobili in uso alle
Pubbliche Amministrazioni. Fondamentale è creare valore grazie alla riduzione
dei volumi occupati e dei costi complessivi d’uso. Si pensi, ad esempio, ai minori
costi sociali di immobili pubblici a impatto ambientale zero, ovvero ai benefici
del recupero e del riuso di immobili sottoutilizzati, o non affatto utilizzati, in ter-
mini di minore consumo di suolo e di riqualificazione del territorio che li ospita.
In questo senso, i piani di razionalizzazione per ridurre lo spazio inutilizzato ne-
gli edifici, l’accentramento della spesa per le manutenzioni, l’attenzione posta al
Stefano Scalera